domenica 14 dicembre 2014

Rugelach

 Rugelach

Dolci di pasticceria Ebraica racchiudono negli impasti formaggi molli  e ripieni fatti principalmente di frutta secca, la loro forma assomiglia ai nostri cornetti e brioche con una meno elegante configurazione al’occhio, che  allo stesso tempo produce una irrefrenabile voglia di assaporarli.

200 g di farina
 75 g di panna acida home made
75 g di formaggio quark o simil philadelpia home made
150 g di burro tedesco
1 cucchiaino abbondante di zucchero di canna
1 cucchiaino di vaniglia
1 pizzico di sale
Alcune gocce di liquore Strega


Innanzitutto preparare la panna acida usando un mezzo  vasetto di  corposo yogurt bianco e 125 ml di una freschissima panna mescolare bene e aggiungere il succo di un mezzo limone passato al setaccio. Lasciare maturare gli enzimi per tutta la notte. Periodo stesso che serve anche a preparare un ottimo formaggio quark o  simile philadelpia, in questo caso basta mettere in canovaccio pulito un vasetto da 250 g di yogurt bianco non zuccherato e una punta di cucchiaino di sale , giusto una punta però. Racchiudere a fagottino il canovaccio e lasciarlo appeso a far colare il siero che il sale divide dalla massa dello yogurt. Effettuate queste operazioni, rimestare  a pomata il burro con lo zucchero ed unirlo alla farina con il dosaggio indicato di formaggio ottenuto e la  panna acida. Aggiungere il sale e la vaniglia, quindi lavorare senza scaldare troppo l’impasto di questa finta frolla e farne un panetto liscio e compatto. Avvolgerlo in pellicola alimentare e lasciarlo in frigo per tutta la notte. Al mattino dopo stendere l’impasto in sfoglia di alcuni millimetri e farne  circa  dischi da 28 cm da cui, ripartendoli in spicchi,  ricavare dalle 8 alle 16 sezioni. Io ho optato per porzioni di 8 spicchi. Semplicemente ricoprendo la superficie dei dischi restando entro 1 cm dal bordo, ho farcito metà di essi con confettura di lamponi e pezzetti di amarene sciroppate spolverizzando di granella di mandorle. Mentre l’altra metà dei dischi li ho farciti con la classica nutella un goccio di immancabile liquore strega e granella di nocciole. Avvolgere su se stessi gli spicchi ottenuti partendo sempre dalla parte più larga e farne dei piccoli cornetti, lasciarli riposare per mezza giornata al fresco del frigo. Preparare un amalgama di uovo panna e vaniglia e una volta sistemati i cornetti sulla placca da forno spennellarli. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti


















domenica 23 novembre 2014

Sorpresa dal regno di Poseidone




Sorpresa dal regno di Poseidone

Con semplici ingredienti e una facile preparazione ecco un piatto ricco di gusto e piaceri. Mare e terra uniti in uno scambio di aromi. Il sapore ricco e armonioso del mare e quello povero e forte della terra, con ingredienti figli della fatica dell’uomo, sempre proteso a procurarsi il meglio per il suo sostentamento e al tempo stesso, perchè no, per il suo piacere. Un piatto non usuale, che potrebbe sorprendentemente conquistare le nostre tavole del Natale.


Ingredienti per 4 persone
-          Per il risotto:
200 g di riso carnaroli
1  Bustina  di zafferano
1 midollo di bue
Liquirizia pura “Amarelli” di Rossano Calabro
1 cipolla
1½  litro di brodo vegetale
Una noce di burro
Parmigiano
Sale
Pepe
Prezzemolo
-          Per i calamari
4 calamari
Uno/ due  cucchiai d'olio di oliva
una cipolla
uno spicchio di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
100 g di pomodorini datterini
1/2 bustina di zafferano
-          Per la crema di lenticchie
200 g di lenticchie
 2 cucchiai di panna da fresca
sale e pepe
-          Per la decorazione
8 foglioline  di alloro
½ cucchiaio di sugna

Procedimento

Mettere la noce di burro in una padella, e rosolare in esso la cipolla tritata finemente. Unire il midollo precedentemente fatto sciogliere in poco brodo. Versare il riso e tostarlo. Unire altro brodo e cuocere unendo i pistilli di zafferano. Una Volta terminata la cottura ( che sia al dente)spegnere e mantecare il risotto con  burro e parmigiano lasciando coperta la pentola per alcuni minuti.  Aromatizzare con  una spolverata di liquirizia e una buona dose di prezzemolo  tritato. Pulire sotto acqua corrente  i calamari e, tirando dai tentacoli, eviscerare il mollusco . Quindi rivoltarlo come se fosse un calzino ed eliminare le rimanenti membra e  l’osso cartilagineo tirandolo delicatamente . Sciacquare bene e  eliminare tutti i residui. Rivoltare ancora la sacca ed eliminare la pellicina esterna. Dalla rimanente parte,  dove sono i tentacoli, praticare un taglio netto sotto l’altezza degli occhi,  quindi eliminarli senza romperli. Rimuovere inoltre dal centro  dei tentacoli il “becco corneo”; sciacquare e asciugare bene. Lasciato a intiepidire,riempire con il risotto le  sacche dei calamari chiudendole perfettamente  con stecchini di legno. In pentola  mettere uno cucchiaio di olio e far dorare la cipolla tritata finemente con lo spicchio di aglio, quindi rosolare  leggermente i calamari e i tentacoli, smuovendoli spesso per una decina di minuti. Sfumare con il vino bianco  lasciando che evapori. Unire le lenticchie ( per velocizzare sono ottime quelle già in barattolo) lessate precedentemente  con aromi a piacere ed unire i datterini ,salare e pepare il tutto  facendo cuocere per altri 10 /15 minuti.  In un pentolino preparare la decorazione lasciando scioglire la sugna e friggendo facendo solo colorare le foglioline di alloro. Dalle lenticchie cotte con il calamaro prelevarne una quantità tale a servire i 4 commensali e frullarli con la panna e unendo un pizzico di noce moscata. Per comporre il piatto mettere alla base  un cucchiaio generoso di crema di lenticchie miste a lenticchie intere,  su quale appoggiare due  o più fette di calamaro ripieno per ogni commensale,  e decorare con le foglioline di alloro e un datterino.










questa ricetta è per: Cucina per Chef  Pierngelini


lunedì 13 ottobre 2014

Casatella Terracinese

Casatella Terracinese

Grazie a Fabietto Sepe, amico e   proprietario  del blog http://blog.giallozafferano.it/pastafantasiae/casatella-terracinese-ricetta-dolce/ , mi sono adoperato a seguire passo passo la sua ricetta per questo dolce coccoloso , goloso e profumato inserendo solamente due piccole varianti negli ingredienti.


Ingredienti per la frolla:
2 uova,
100 g di zucchero,
50 g di burro,
250 g di farina,
1 bustina di vanillina. ( variante personale con Vaniglia concentranta  Villa Vaniglia)

Ingredienti per il ripieno:

1/2 kg di ricotta
4 uova
250 g di zucchero.
3/4 di cucchiaio di caffè in polvere,
1/2 bicchiere da caffè di sambuca o rhum, ( Variate personale con liquore Strega)
1/2 cucchiaio di cannella,
1/2 caffettiera da 3 di Caffè liquido,
1 cucchiaio di cacao.



Preparare la frolla lavorando gli ingredienti tutti assieme in una ciotola. Sbriciolare la farina con il burro e aggiungere poi le uova e la vanillina. Continuare a lavorare, dare la forma di una palla e mettere a riposare l’impasto per mezz’ora in frigorifero. Nel frattempo preparare il ripieno: lavorare le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto ben spumoso. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e continuare ad amalgamare il tutto per un paio di minuti.
Imburrare uno stampo da 24 cm. e foderarlo con la frolla leggermente stesa. Versare al suo interno il composto di ricotta, caffè e cacao e ricoprire con delle strisce di frolla. Infornare a 160 gradi fino a doratura (40/50 min.).






giovedì 9 ottobre 2014

Pennucce al brasato di castagne

Pennucce al brasato di castagne

Il brasato è una lenta preparazione, le castagne sono nel massimo splendore,il vino vecchio pian piano va rimpiazzato dal nuovo  e  l'occasione di un'ottima pasta  ecco che io vi presento questa ricetta che raccoglie tutte  queste  cose in uno splendido e saporito piatto autunnale!!

400 g di Pennucce Benedetto Cavalieri  
100 g di pane raffermo

100 g di castagne lesse
3 bicchieri di vino Aglianico
200 g di fave
1/2 cipolla bianca
1 grossa carota
1 costa di sedano
1 uovo
prezzemolo
sale
pepe
olio di oliva 
http://www.oleificimataluni.com/oliodante/prodotto.php?id=4






Lessare e pulire dalle pellicine le castagne e unirle in un mixer con mollica di pane raffermo, impastare il tutto amalgamandoli  con l'aiuto di  un uovo sale prezzemolo e pepe, e farne delle polpettine. Tenerle da parte. fare un trito sottile con la cipolla il sedano e la carota e metterli in una casseruola da forno con 2 cucchiai di olio , salare e pepare quindi lasciarli in forno per 10 minuti. trascorso questo tempo unire le polpette di castagna le fave e il vino e far cuocere lentamente a 150°, per circa 30 minuti. Cuocere in abbondante acqua salata le pennuce appena pronte saltarle nella casseruola con il brasato, lasciarle insaporire e servire caldissime in tavola.






 "Con questa ricetta partecipo al contest “Fantasia di Castagne” del blog  Quinto Senso Gusto

sabato 10 maggio 2014

Tiella riso Patate e cozze

Tiella riso Patate e cozze

Tipica ricetta della cultura gastronomica Pugliese e Barese in 

particolare,un piatto unico, di spessore e di grande sapore. 


500 gr. di cozze 
250 g di riso 
http://serratalunga.it/carnaroli.html
1  grappolo di pomodori rossi
3 gr di patate ( circa 500 g )
150 g di pecorino grattugiato 
1 grossa  cipolla 
1 bel mazzetto di prezzemolo 
2 spicchi di aglio
 Olio extravergine di oliva qb 
http://www.oleificimataluni.com/oliodante/
Acqua di cottura delle cozze e altra acqua 
sale e pepe
Pulire bene le cozze spazzolandole e raschiandole e metterle  in una pentola  con un coperchio fino a che siano tutte schiuse. Una volta aperte  filtrate il  loro liquido di cottura  che servirà per la cottura della ricetta  e  aprire il resto in modo da lasciare attaccata la valva dentro la conchiglia. Lavare i  pomodori e eliminando i semini   tagliarli a pezzi,. Lavare e pelate le patate per poi  tagliarle  a fette in un centimetro di spessore circa e , lascirle da parte in una ciotola con acqua fredda e poco sale; Pulire dalle  sfoglie esterne le cipolle  e con il prezzemolo e l’aglio tritarli finemente  aggiungendo  1/ 2  cucchiai di olio extravergine. In  una teglia di coccio  con i bordi alti una volta oliato per bene  disporre  sul fondo uno strato di patate  che una volta sgocciolate sono state  miscelate con parte  del trito preparato, spolverare con  del pecorino grattugiato e una parte dei pomodori.  Coprire questo primo strato con le cozze  condite con un poco di sale e pepe coprendo  il tutto con il riso distribuendolo  bene in tutta la superficie. Ripetere la stratificazione  e terminare con una spolverata di pecorino e l'ultimo strato di patate. Coprire fino ad 1 cm sopra allo  strato riso con l'acqua di cottura delle cozze e altra acqua all'occorrenza e lasciarla sul fuoco del  piano cottura per circa 10 minuti e   far cuocere poi in forno a 200° per circa 45 minuti facendone dorare la superficie delle patate , e se questo avvenisse prima, coprire con un foglio di carta forno per evitare che si brucino.




martedì 15 aprile 2014

Pappardelle Golose©Alme

Pappardelle Golose©Alme
Detto fatto, le idee migliori arrivano quando uno non se le aspetta , basta un niente ed eccole che si illuminano . Cosi nasce questo piatto, non un semplice piatto ..ma un goloso piatto. Un piatto delicato con una ottima pasta come quella del  Pasta Panarese Val d'Orcia, sapore   al palato dolce e profumato con  aroma unico di una erba antica, goloso per la cremina del tuorlo che avvolge il tutto, croccante con la tostatura dei semi.


300 g di Pappardelle  Pasta Panarese Val d'Orcia
2 cipolle bianche
1 petto di pollo da 300g e altri ritagli da cosce per un totale di 500g
Un mix di sale e spezie
Intestini  di maiale pulitissimi
Mix di semi ,pinoli sesamo , girasole
Olio evo
http://www.oleificimataluni.com/oliodante/
Foglioline di Pulieio
3 uova
Aqcua e aceto
Sale
Fiori di borragine


Tagliare a pezzotti il petto di pollo eliminadogli la cartilaggine e l’ossicino a forma di y e passarlo nelle trafile di una macchinetta , io nel caso ho usato quelle che ha in dotazione la mia planetaria. Tritare il più fine possibile, mescolare l’impasto ottenuto con il mix di spezie  e tramite il beccuccio lungo riempire gli intestini bucando di tanto in tanto per non farlo  rompere, legare le salsiccette ogni 5 cm circa. Lasciare asciugare. Portare a bollore abbondante acqua . In una padella capiente far soffriggere in uno specchio di olio  le cipolle tagliate a fettine sottili e unire le salsiccette di pollo; sfumare con un poco di vino bianco e aggiungere 1 bicchiere di acqua e portare a cottura . Appena cotte tritarne alcune con un coltello .  Salare l’acqua, versare le pappardelle e far cuocere la pasta.  Tostare leggermente i semi in un padellino. Prendere dell’acqua dalla cottura della pasta e versarla in un pentolino alto  e aggiungerci dell’aceto, rompere un uovo alla volta e versarlo in una ciotolina. Con il manico di una cucchiarella prticare un vortice nell’acqua e versare delicatamente l’uovo, il vortice prodotto farà in modo che l’albume si rassoderà uniformente intorno al tuorlo. Scolare le pappardelle e condirle con il trito delle salsiccette e il sugo di cottura e le foglioline di Pulieio. Ora impiattare mettendo un nido di pappardelle al centro di un piatto attorniato da alcune salsiccette intere; mettere l’uovo in camicia sulal sommità del nido e cospargere con i semi tostati, aggiungere a decorazione alcuni fiori di borraggine e altre fogliline di Pulieio!!





sabato 12 aprile 2014

Tarallini al Passito di Piedirosso e semi di finocchietto

Tarallini al Passito di Piedirosso e semi di finocchietto

Un fantastico vino , un spezia profumata e una favolos farina...cosa chiedere di più! 

1 kg di Farina  Einkorn  Molino Grossi
Einkorn: miscela di farina integrale di farro monococco biologico e farina tipo 1 di grano tenero biologico. Il farro piccolo o monococco fu tra i primi cereali coltivati dall’uomo, nelle zone più orientali del Mediterraneo. Lo fu sino al 3.000 a.C., quando fu pian piano sostituito da farro dicocco e farro spelta, in grado di garantire raccolti più abbondanti. Nato in area caucasica, possiede un alto contenuto in carotenoidi che uniti alla ricchezza di sali minerali della farina di tipo 1, garantisce particolari aspetti nutrizionali e antiossidanti.
250 ml Olio: extravergine di oliva
http://www.oleificimataluni.com/oliodante/
1 bicchiere da 250 ml di passito di Piedirosso (Aglianico Beneventano)
25 g di sale
2 cucchiai di semi di finocchietto


In una capiente ciotola versare la farina aggiungendo l’olio e il sale e iniziare ad impastare grossolanamente; continuando ad impastare aggiungere il passito e i semi di finocchietto. Mettere il panetto sulla spianatolia e lavorarlo sino ad ottenere un composto liscio e elastico e avvolgerlo in un foglio di pellicola lascindolo riposare per 1 h. Pesare l’impasto ottenuto e dividerlo in tante palline del peso di circa 10 g l’una, da cui poi ricavare dei cilindretti lunghi più o meno 8 cm per un diametro di circa 1-1 e mezzo. Richiudere i cilindretti a cerchio schiacciando bene le estremità dando loro la classica forma a tarallini e riporli su un canovacio appena appena infarinato.Portare a bollore in una pentola abbondante acqua e immergerci i tarallini, una decina per volta, e una volta risaliti a galla scolarli e posarli su un canovaccio per pochi minuti ,giusto il tempo di far gocciolare l’acqua in eccesso e poi sistemarli su una teglia con carta forno. Preriscaldare il forno a  250°, e cuocere i tarallini per circa 20/25 minuti , fino a quando la superficie si sia dorata, quindi estrarli e lasciarli raffreddare per poi assaporarne la bontà, ricordandodosi che sono come le ciliege ...uno tira l’altro!!












lunedì 24 marzo 2014

Pizza chiena in fiore ®Alme

Pizza chiena in fiore ®Alme

La pizza chiena è una preparazione rustica prettamente del periodo di Pasqua. Consiste in due sfoglie di pasta in cui va racchiuso tutto il ben di Dio  che la dispensa di casa ha disposizione tra salumi e formaggi. Di versioni ce ne sono tante da quella Cilentana e Napoletana a quella della mia zona Beneventana, ogni paese ha la sua versione e nello stesso paese varia di casa in casa. Quella che vi illustro ora prende spunto da un po di tutto e di tutte, cosi come, l’impasto fatto alla maniera della tiella Gaetana con olio e non con strutto; e con  la particolarità che la rende unica è che sia l’interno che l’esterno riporta riferimento alla Primavera, quindi risorgere della natura, con elementi floreali . In superficie decorazione con pasta , all’interno , la sorpresa dell’uovo intero  icona della fertilità e freschezza e colori dei fiori di borragine e glicine, omaggiando cosi al meglio la stagione del tepore!
Vi sono molte cose in grado di catturare l’animo umano e condurlo a stati di  stupore, alterarne i sensi e le percezioni. . Ho incontrato sapienti maestri e anime smarrite, filosofi, inventori, artisti, scarti di galera e reietti della società, scorgendo in ciascuno qualcosa da imparare e di cui fare tesoro.  La musica soave, con le sue note melodiose; gli eleganti dipinti, coi suoi colori meravigliosi; i profumi raffinati dei fiori e delle piante, e tutte le altre magie che esistono nel CreatoMa mai nessuno, mai nessuna cosa, è risultato essere più efficace di quelli che agiscono sui sapori e sui gusti, solleticando le papille, conducendo a migliaia di percezioni differenti, nuove ogni volta, diverse in tutto con poco, sempre a meravigliarsi di una sorpresa sconosciuta.
 “ Cit dal mio libro “La cucina dello Stregone..il segreto”
Per la pasta :
500 g di farina
• Montana (nuovo nome per la Manitoba): miscela di farina tipo 0 di grano tenero Manitoba biologico, proveniente dalla regione delle Grandi Praterie Canadesi, a cui la presenza di farina di farro spelta biologico, nato nella zona del Mar Caspio 7.000 anni fa, e della farina di segale biologica regalano un gusto particolare.
3 cucchiai di olio evo
20 g di lievito di birra
200 g di acqua
15 g di sale
1 pizzico di zucchero

Per la farcia
7 uova + 1 altro  intero
200 g di salame napoli
200 g di prosciutto cotto
100 g di prosciutto crudo
100 g di capicollo
150 g di provolone
150 di parmigiano
100 g di pecorino
100g di primo sale
Fiori di glicine e borraggine  freschissimi e bio
Inoltre olio evo, pepe

Impastare la farina e gli altri ingredienti con il lievito sciolto con il pizzico di zucchero e una parte di acqua tiepida. Lavorare l’impasto fino a renderlo liscio e compatto,, quindi metterlo in pellicola e farlo riposare la fresco per 1 h.  Tagliare i salumi e i formaggi a dadini ed unirli alle uova sbattute con il pecorino e il parmigiano grattugiato. Staccare i fiori e lavarli in acqua corrente con molta delicatezza e farli asciugare bene.  Oleare bene il fondo e i lati della tortiera. Stendere un primo disco e foderare una tortiera con bordi alti da 28 cm x 7 cm ( una sfoglia tonda dal diametro di almeno 46 cm), versare al suo interno il composto di uova e salumi con aggiunta della metà dei fiori, fare un incavo nel composto e romperci dentro un uovo intero , spolverare con il resto dei fiori tutta la circonferenza . Stendere una seconda sfoglia da 28 cm di diametro e  bucarla con una forchetta ,ricoprire il tutto con delicatezza sopratutto non schiacciando l’uovo al centro e richiudere bene i bordi sigillandoli  e decorandoli, spennellare con aqua leggernente salata  . Con i ritagli  creare dei decori  o altro quanto la fantasia vi suggerisce, io ho fatto margherite , pigne di uva come rìrichiamo alla fertilità interna data all’uovo centrale , e uccellini a indicare la libertà la gioia della primavera. Spennellare il tutto sempre con acqua leggernente salata  e infornare in forno preriscaldato a 180° per circa 1 h. Una volkta cotta avvolgere prima in un canovaccio la tortiera  e infine in una coperta, in modo da farlaraffreddare lentamente in modo da far unire armonicamente i sapori di ogni ingredienti, questo raffreddamenti lungo conmporterà alla fine un soave profuno e un assaggio migliore!











"con questa ricetta partecipo al contest di Molino Grassi"




giovedì 6 marzo 2014

Gnocchetti Viola in crema di carciofi e julienne croccante di mortadella©Alme


Gnocchetti Viola in crema di carciofi
e julienne croccante di mortadella©Alme

Specie antica e rara di patata dalla buccia e polpa viola proveniente dal Perù. Difficili da trovare ma molto usate nelle cucine di grandi chef, e rivalutate per le loro importanti proprietà nutrizionali. Le patate vitelotte sono utilizzate in cucina soprattutto per creare piatti d'effetto per il loro colore viola. La patate vitelotte (dette anche patata nera o erroneamente patata viola) appartiene alla famiglia delle Solanum, hanno una forma oblunga, grumosa, e sono di dimensioni ridotte. La pelle è piuttosto spessa, mentre la particolarità è data dal colore della polpa interna, viola, profumata quasi di nocciola, molto appiccicosa e dal sapore vicino alla castagna. Tratto da:Copyright © Alimentipedia.it

Una versione insaporita  di gnocchetti  viola ,un  condimento riciclato dal sapore affumicato  per un delicato piatto colorato e ricco di sapori.
Per gli gnocchetti
500 g di patate viola vitelotte
100 g di farina
50 g di Parmigiano
Un paio di rametti di prezzemolo centrifugati
Un uovo
Per il condimento ho frullato e poi passato al setaccio un carciofo ripieno avanzato, ripeno  fatto di provola affumicata ,topinambur, mollica di pane , aromi, parmigiamo,uova,ricotta home , allungato con brodo vegetale e un filo di olio, qundi fatto addensare sul fuoco. Essendo questo un riciclo per il condimento in modalità  normale ,è utile fare una bella crema di carciofi :
 2 carciofi, 1 bicchiere  di latte, 30 g di burro, 200 ml di brodo vegetale ,15 g di farina, Prezzemolo tritato , Noce moscata q.b. Sale q.b., al tutto aggiungere 125 g  di provola affumicata e  100 g di ricotta . Pulire i carciofi eliminando   le foglie esterne che sono grandi e  dure, e tagliateli a spicchi ed  immergerli in acqua acidulata affinché non anneriscano. . Preparare un roux con il burro e la farina e stemperarlo con il latte, aromatizzando il tutto con sale pepe e noce moscata. Levare i carciofi dall’acqua e lessarli, quindi passarlia la setaccio e unirli alla besciamella e far cuocere  per 5 minuti allungando con brodo quando la si vede restringere troppo . Una volta fatto addensare e intiepidire aggiunfere la ricotta e la provola passta al mixer,, quindi mescolare e amalgamare il tutto con prezzemolo tritato finemente
http://www.gustissimo.it/stili/locali/clear.gifhttp://www.gustissimo.it/stili/locali/clear.gifInoltre :
2 fette di mortadella
Semi di finocchietto
Asparagina  selvatica
Prezzemolo
Olio evo 
http://www.oleificimataluni.com/oliodante/
Sale
Pepe

Lessare le patate vitelotte e bucciarle, operazione resa un po difficile per la coriacità della spessa pelle esterna, quindi schiacciarle e metterle al centro di una fontana fatta con farina mista  al parmigiano il prezzemolo centrifugato ed un uovo. Impastare bene in moodo omogeneo e stendere la pasta in sottili e filoncini da cui ricavare  piccoli tocchetti, rigandoli con un attrezzino a righe appunto. Mettere a bollire abbondante acqua e sulla pentola stessa, con apposita griglia cuocere a vapore l’asparagina. In una paadellina far diventare croccanti una julienne ottenuta dalle fette di mortadella  con i semi di finocchietto. Lessare gli gnocchetti salando l’acqua  e condirli con la crema di carciofi a cui va aggiunta l’asparagina tagliata  a pezzetti, lasciando le punte da parte.  Impiattare mettendo alla base un mestolo di crema di carciofi su cui appoggiare gli gnocchetti conditi , la julienne di mortadella e le punte di asparagina, decorare con rametti di prezzemolo appena appena sbollentati.









con questa ricetta partecipo al contest del blog "http://lastufaeconomica.wordpress.com/"