mercoledì 28 settembre 2011

Papaccelle sotto acito

Papaccelle sotto acito
(peperoni sotto aceto)
Oramai ci siamo, l’estate sta lasciando spazio ai caldi colori autunnali; con un po’ di nostalgia per le calde giornate in cui negli orti abbondano frutti e vegetali. Ma come si  sa, tutto si può conservare per tempi futuri in cui  cieli grigi si specchiano in pozzanghere le cui acque vengono  smosse da raffiche di gelido vento. Frutti  della terra maturati al sole, riscaldano e colorano le nostre tavole anche nelle giornate bianche di neve; cosi  come questi peperoni, un toccasana per piatti tradizionali invernali, noi li chiamiamo papaccelle! Classico e particolare peperone della Campania, tozzo ,carnoso, costoluto , lievemente piccante, ingrediente principale di ricette semplici e dalla lunga tradizione sia festiva che giornaliera. Fa festa nella sera allegra delle vigilia di Natale,con la rinomata insalata di rinforzo, giornaliera se uniti a carne di maiale per la tradizionale farzora. Ed ecco presentato il modo per conservarli conditi con tocchi di esperienza di famiglia tramandatomi da mia mamma

10 Papaccelle belle carnose
1 pugno di sale grosso
Aceto rosso  (qb a ricoprire le papaccelle)
Foglioline di menta fresca

Pulire con uno strofinaccio le papaccelle e non lavarle assolutamente. Sistemarle in un grosso vaso di vetro, dove sotto va messo uno strato di sale grosso, senza pressarle per evitare che si schiaccino. Coprirle del tutto con del buon aceto e aggiungere il tocco magico di foglioline di menta fresca. Chiudere e deporre il vaso al buio di una dispensa, dopo un 30 giorni controllare il livello di aceto e se si è ridotto  riportalo al livello iniziale aggiungendo altra menta fresca al posto della prima. Ottimi durante l’inverno come detto, per evitare la pesantezza dell’effluvio dell’aceto si raccomanda di sciacquarle bene in acqua corrente per l’uso. La tradizione e cultura contadina a disposizione del buon mangiare!! 


 Mettere in fondo al vaso del sale grosso

 Papaccelle nella messa in vaso

 Papaccelle dopo un mese con nuova menta



lunedì 26 settembre 2011

Delizia di Sfoglia


 Delizia di Sfoglia
Fresco veloce  e pratico dolce con una delicata e dolce crema alla pera impreziosita da filamenti di nutella, che fa verso alla classica torta ricotta e pera, il tutto in una croccante sfoglia!!
Sfogliatamente goduiriosa!!!


1 rotolo di pasta sfoglia rotondo
250 g di mascarpone
100 g di robiola
4 cucchiai di yogurt  alla pera
1 pera
5 cucchiai di zucchero a velo
Scagliette  di cioccolato
1 cucchiaio di nutella
1 cucchiaio di latte

Srotolare il rotolo di pasta sfoglia e sistemarlo in un “ruoto”foderato di carta forno,sistemarlo alzando il laterale , bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e sistemare al centro al posto dei classici fagioli un disco di carta forno su cui va appoggiato un ruoto più piccolo con poca acqua dentro. Mettere in forno caldo e cuocere a 180° per 25 minuti in modalità ventilata. Preparare in una ciotola il mascarpone unito alla robiola e allo yogurt,mescolare bene unendo poco alla volta lo zucchero a velo, le scaglie di cioccolato e freschi dadini di pera . Sfornare la base falla raffreddare e sistemarci all’interno la crema ottenuta,livellarla e lasciarla in frigo per almeno 3 ore. Decorare con finissime fettine di pera e nutella sciolta  a bagnomaria






Quesdta ricetta partecipa al contest


venerdì 23 settembre 2011

Sevadas

  

Sevadas
Questa ricetta è una preparazione tradizionale della Sardegna, diffusa in tutta la sua estensione e chiamata in modi diversi sa Sevada in Mamojada, sa Seada in Campidanese ,sa Sebada a Nuoro-. In ogni caso è un grosso  raviolone  tipico prodotto di origine rurale ,semplice e ottimo dolce . La sua tipicità è data dalla pastorizia che da sempre è pregio di questa isola, infatti il suo interno è rappresentato dal formaggio pecorino fresco, che viene avvolto in una croccante sfoglia e fritta in olio. In questo post ci saranno due ricette uguali come forma e contenuto ma diverse nel condimento. Infatti osservando la tradizione che vuole siano serviti  calde con miele di corbezzolo o asfodelo, il secondo condimento è con il mio squisito mosto cotto, questo non vuol essere uno stravolgimento della tradizione ma anzi è un ammirazione in più ad una cultura e cucina che amo.

400 g di farina tra “00” e rimacinata
1 cucchiaio abbondante di strutto
Un pizzico di sale
Acqua tiepida qb
500g di pecorino fresco
La scorza di un grosso limone non trattato
Un pizzico di sale
Miele di corbezzolo o asfodelo(io ho usato quello di carrube, non avendo questi) o zucchero
Mosto cotto home


Impastare la farina con lo strutto e il sale e aggiungere acqua tiepida quanto basta  ad ottenere un panetto sodo e liscio da far riposare per 1 ora coperto in pellicola trasparente. Nel frattempo tagliare a cubetti il formaggio e scioglierlo in padella antiaderente e aromatizzarlo con le bucce di limone tritate finemente,  rovesciarlo su un piano rivestito da carta forno, e stenderlo in uno spessore di ½ cm sovrapponendovi prima di passare il mattarello un altro foglio di carta forno. Quindi con un coppa pasta ritagliarne dei dischi più piccoli dello stampo con cui ritagliare la sfoglia.  Stendere con il mattarello su una spianatoia un po’ infarinata la pasta preparata e farne delle sfoglie sottili ma non troppo, tagliarle a strisce e disporre su essa i dischetti di formaggio aromatizzato, ricoprire con un'altra sfoglia, avendo cura di  premere attorno al dischetto di formaggio con le dita per far fuoriuscire tutta l’aria, che potrebbe compromettere la fuoriuscita del formaggio in cottura. Ritagliare con una rotella dentata attorno ad stampo circolare, senza che questi sia troppo schiacciato sulla pasta e farcia ,cosi  la sevada è pronta. Portare a temperatura del l’olio di semi e friggere le sevadas , facendole indorare. Servirle calde dopo avere asciugato dall’eccesso di olio ,con miele o zucchero secondo tradizione  o con mosto cotto home come il mio come innovazione.


martedì 20 settembre 2011

Paccheri piccanti ai sapori dell’orto



Paccheri   piccanti ai sapori dell’orto


Con questa ricetta semplice veloce, ottima e delicata con un pizzico di piccante ,ha inizio una collaborazione con http://www.creativitavola.com/home.asp un azienda Siciliana che produce tessili per abbellire  con ottimi tovagliati e complementi le nostre tavole. Tale azienda produce esclusivamente su misura tessili che spaziano da elementi eleganti fino a imbandire una tavola fresca e giovanile,con ottime materie prime e artigianalità ,per questo vi invito a visitare il sito. Ma ora passiamo  alla ricetta.

300 g di Paccheri
4 Papaccele fresche ( peperoni tradizionali campani)
2 piccole melanzane
10 Pomodorini datterini
1 confezione di panna Condilieve
un cucchiaio di capperi
1 cipolla
Peperoncino
parmigiano
Sale
Olio evo
prezzemolo

Lavare gli ortaggi e tagliare nell’ordine a rondelle cipolla e melanzana, a grossa julienne le papaccelle prive di semi. Dissalare i capperi e lavare  i datterini.  In una padella in un generoso specchio di olio far soffriggere la cipolla e unire gli ortaggi con del prezzemolo trito e i datterini interi, sfumare con del vino bianco e far cucocere aggiungendo anche i capperi.  Quasi a fine cottura (circa 10 minuti)  stemperare il tutto con la panna, salare e dare un pizzico di piccante con del peperoncino, appena la panna si sarà omogeneizzata al tutto sarà pronta per essere il condimento a paccheri cotti in abbondante acqua salata.  Impiattare e servire con una spolverata di parmigiano, in questo caso ho servito su tavolo nudo in vassoio con un tovagliolo damascato  Creativitavola ad angoli arrotolati sopra .




Questo primo partecipa a


giovedì 15 settembre 2011

Tagliatelle all'Aglianico con ragù di salsiccia e funghi



Tagliatelle all'Aglianico con ragù di salsiccia e funghi

Stavo preparando le classiche tagliatelle all?uovo, quando guardando nel frigo vedo una bottiglia di vino Aglianico,ed ecco che parte l?idea,impastare con il vino a posto del?acqua. Certo viola la classicità dell?impasto all?uovo,in effetti con il vino si impasta solo con la farina ma il risultato è stato molto molto  soddisfacente a parte il colore che non risalta in modo brillante. Per chi non conoscesse l?Aglianico,sappi che è un vino corposo dal brillante colore granata con una gradazione intorno ai 12°. E? uno dei vitigni più antichi, proveniente dallaGrecia,è un vitigno rosso, che ben si è adattato alle terre della Campania e Basilicata tra il  monte Vulture e la provincia di Benevento specialmente nella zona del monte Taburno,ed è anche vitigno importante per la vinificazione del famoso vino Taurasi DOCG.

500g di farina di grano duro
3 uova
Sale
Vino Aglianico qb
3 Salsicce
1 aglio
1 cipolla
1 scalogno
Alcuni funghi champignon
Pancetta a dadini
3 pomodorini
Provolone piccante a dadini
Sale e pepe



Fare una fontana con la farina setacciata e impastare con le uova aggiungendo tanto vino quanto basta a d ottenere un composto liscio e abbastanza duro. Stendere la pasta su una spianatoia infarinata in una sottile sfoglia e ricavarne delle strisce appunto  dette tagliatelle,e sistemarle ad asciugare. Tagliare a sottili fettine l?aglio ,lo scalogno e la cipolla e farli soffriggere in una grossa padella con dell?olio. Aggiungere le salsicce tagliate a rondelle e i funghi,salare pepare e portare a cottura aggiungendo poi i pomodorini quasi alla fine tagliati a quarti. Cuocere in abbondante acqua salata le tagliatelle e versarle nelle padella con il ragù di salsicce. Impiattare e servire calde con dadini di provolone!!



mercoledì 14 settembre 2011

Spaghetti al pesto di zucchine con panna

Spaghetti al pesto di zucchine con patate e fagiolini 

Come Cimabue con Giotto ecco una Chef , Elide Marini, alle prese con lo Stregone  per un delizioso piatto. un pesto delicato e saporito incontra uno spaghetto di tutto rispetto come quello del pastificio http://www.verrigni.com/ .
A questo formato di spaghetti è regalto una farina speciale, quella mdi grano duro bio Senatore Cappelli  

500 g di spaghetti 
4 piccole zucchine
U bel mazzetto di basilico fresco
4 noci
20 g di pinoli
1 piccola cipolla
40 g di burro
1spicchio di olio
un pò di panna
2 patate 
fagiolini
sale 
pepe

Lavare e affettare le zucchine a dadolini. in una padella far imbiondire la cipolla con il burro ed unirvici le zucchine affettate, salare e pepare portando a cottura. Lavare le foglie sfogliate dai rametti di basilico e asciugarli, per poi metterle in  un mixer con pinoli, noci, lo spicchio di aglio e del parmigiano grattugiato. Unire inoltre le zucchine cotte e fatte raffreddare e farne un pesto cremoso. In un altra padella far cuocere partendo da acqua fredda le patate tagliate a dadini e lavate, quando arriva  a bollore unirvi i fagiolini puliti e lavati e portare a cottura al dente. In abbondante acqua salata far cuocere al dente gli spaghetti, scolarli e condirli con il pesto di zucchine e le patate e fagiolini, inoltre unire un pò di panna per dare più delicatezza al tutto. Servire in piatti cospargendo di parmigiano grattugiato e un filo di olio.decorare il piatto a piacere!!  







sabato 10 settembre 2011

A ‘Mperciata

A ‘Mperciata
Come sempre dalla cultura contadina e i  suoi prodotti, nasce  la necessità di riciclare ingredienti che restano fermi in dispensa , nascono ricette semplici ma allo stesso tempo piene di gusto. In questa ricetta risaltano al palato alcuni ingredienti, punti fermi della cucina tradizionale delle campagne Beneventane e Sannite ,come il pane (lideale sarebbe quello che si faceva un tempo  e durava anche un mese) e i prodotti dell’orto, i quali vengono premiati dal condimento di ottimo olio evo locale

2 kg di cime di rapa (broccoli)
Pane raffermo
Spicchi di aglio
Sale
Olio evo
Peperoncino
Un paio di mestoli di acqua di cottura delle cime di rapa

Pulire le cime di rapa ( ottimo ingrediente ma con enorme scarto di prodotto) e lavarli , lessarli per pochi minuti in acqua bollente salata. Tagliare il pane raffermo a grossi tocchi  e passarli in padella con gli spicchi di aglio e il peperoncino in un generoso specchio di olio evo  Beneventano. Far rosolare bene e dopo circa 7/8 minuti aggiungere i broccoli scolati e alcuni mestoli di acqua della sua cottura ,per far insaporire ulteriormente il pane e allo stesso tempo ammorbidirlo . Far cuocere  a fuoco lento fino a che l’acqua sia evaporata e servire in piatto con l’aggiunta di un altro ulteriore filo di olio evo ,accompagnare con una ottima Falanghina del Sannio.



sabato 3 settembre 2011

Rotolini di sfoglia in fantasia di uva

Rotolini di sfoglia in fantasia di uva

Per una veloce voglia e sfizio di dolce ecco una ricettina facilissima e ben assortita nei sapori.Una sfoglia che racchiude un sinfonia di  ben tre uve in una miscela di morbidezza e sapore dal gruppo http://www.igustivegetali.com/

1 rotolo di pasta sfoglia
100 g di fantasie di uva " la Morbidissima "del  http://www.igustivegetali.com/
1 bustina da 20g di pinoli 
 2 cucchiaini di cannella mista tra in polvere e spezzettata
cioccolato fondente grattugiato
zucchero di canna grezzo
latte
1 cucchiaio di nutella


Stendere la sfoglia e spennellarla di latte, sovrapporci le fantasia di uvetta e pinoli in maniera che sia ricoperta tutta la superficie. Spolverizzarla con la cannella mista e il cioccolato grattugiato, quindi riavvolgerla strettamente su se stessa e ritagliare delle rondelle di circa 3 cm con un coltellino affilato, spennellare ancora di latte e cospargere i rotolini con dello zucchero di canna grezzo. Cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti,  lasciar dorare  e farli intiepidire. Nel frattempo sciogliere a bagno maria con l'aiuto di latte o panna  la nutella e aromatizzarla con altra cannella. Servire in piatti i rotolini su uno specchio di salsa di nutella decorandoli con altri chicchi di uva e i pinoli,spolverizzando con zucchero a velo


Sfogliette al paté di A'sdomar con pesto veloce e pomodori

Sfogliette al paté di A'sdomar con pesto veloce e pomodori

Rieccomi a riprendere le mie collaborazioni dopo le ferie estive,ora che le giornate stanno diventando meno lunghe eccomi a pasticciare in cucina. Stavolta coinvolgo http://www.asdomar.it/ e  uno dei suoi prodotti., in un antipasto facile e veloce da preparare per continuare a vivere il clima delle cene all'aperto.

1rotolo di sfoglia
1 astuccio di paté di tonno A'sdomar
grossi pomodori
basilico
aglio 
pinoli
olive farcite
semi di coriandolo

Ritagliare dal rotolo di sfoglia, dei grossi dischetti dalle dimensioni del diametro di un bicchiere normale da acqua e arrotondarli schiacciandoli con le dita lungo la circonferenza. Poggiare la sfoglia su formine anti aderenti e bucare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta e infornare a 180° per 15 minuti. lavare i pomodori e affettarli,fare un veloce pesto grossolano con un coltellino con basilico olio pinoli un pò di aglio e del parmigiano. Levare dal forno le sfoglie una volta dorate e con un coltellino ritagliare la parte che si è gonfiata al centro, spremere all'interno il paté di tonno e insaporirlo con semi di coriandolo. Sistemare nel piatto le fette di pomodoro cospargendole di pesto veloce, adagiarvi accanto le sfoglie decorandole con rondelle di olive farcite. Portare in tavola con delle buone bollicine italiane.