mercoledì 28 agosto 2013

a Cunserva é pummarole di un tempo- ‘O buattone

a Cunserva é pummarole di un tempo-
‘O buattone
Recita una canzone dei Tazenda”
Serena era l'aria
La luna un'alleluia
Il passato ha in sé il dolore
Ma la memoria è gioia
E sento il suo sapore

Antiche emozioni migrano nel cuore
Il giorno s'inchina
All'ombra della sera
Indietro si guarderà!
Tra tante conserve, la procedura di realizzazione che mi attrae maggiormente è quella che dei pomodori ne crea : A Conserva di pummarola ,in Napoletano questo prodotto assume un nome che è tutto un dire” 'O buattone”,( da buatta ovvero francesismo Boite, Barattolo) termine che identifica alla grande “il contenuto con il contenitore”. Come in un sogno il ricordo si rifà vivo: e subito mi sembra di tornare a quando mamma nelle prime ore del mattino caldo ma non ancora assolato di un giorno d’estate ci portava con il pullman a casa di nonna e zia in un paesino vicino. Lì, la sera prima era stato cotto il pane in un grande forno che serviva per i giorni a venire per più di una famiglia; nel calore rimasto venivano infornate grosse teglie con piccoli e rotondeggianti pomodori detti “quarantini”. Ancora vivido è nella mia mente il profumo che si innalzava durante la cottura. Dopo la cottura i pomodori venivano stesi su grossi teli, dove avrebbero avuto modo di perdere molta della loro acqua, e cosi restavano per tutta la notte. Al mattino seguente il tutto veniva passato attraverso una moltitudine di passaverdura e mani indaffarate lo raccoglievano in bacinelle lo salavano e successivamente lo trasportavano nella piazza centrale. Venivano stesi dei panni di telo su “schianelle” ossia tavolette , e su questi veniva allargata la salsa a raccogliere per giorni e giorni il caldo abbraccio dell’estate, periodo  ideale.Come detto per giorni veniva lasciato al sole e bello è il ricordo di donne con il classico “maccaturo” fazzoletto bianco in testa rigirare e mescolando la salsa che sempre più si addensava sotto il rovente calore.  Passati 5/6 giorni la conserva era pronta: raccolta e portata in casa veniva salata e condita con olio e divisa in “boccacci” di terracotta con una patina di olio sulla superficie per non far proliferare le muffe. Ripartiti i “boccacci” tra chi aveva preso parte alla preparazione  veniva  conservata per l’uso di tutto l’anno, durante il quale dava corpo e consistenza al sugo e ad altre preparazioni incidendo in modo accentuato al gusto finale. Queste sono le Eccellenze da rivalutare!!
                                                                    “ Razzullo: 'A cunserva nun 'a tenimmo.
Sarchiapone: Tenimmo 'o buattone.”

(Roberto De Simone. La cantata dei Pastori).






sabato 24 agosto 2013

Confettura di Cocomero allo strega

Confettura di Cocomero allo strega

Inusuale per la materia acquosa ma domabile in cottura,dolcissima  conserva ,ecco un altra sfaccettatura del grande amico per dissetarci con gusto  della bella stagione 


1kg g di polpa e parte bianca di Cocomero
250 g di zucchero 
2 mele
1 limone e mezzo in succo
1 bicchierino di liquore Strega

Tagliare a cubettoni il cocomero privo della sola scorza verde e sistemarli in un capiente barattolo ermetico con lo zucchero e lasciarlo per 1 giorno al caldo sole . Versare il tutto in una pentola e unire le mele a fettine e il succo di limone, portare a bollore mescolando di continuo e fare la prova piattino ghiacciato per vedere la consistenza se è ottimale.  Solo ora aggiungere il liquore Strega ,mescolare bene , quindi versare bollente la confettura in vasetti  sterilizzati e chiudere mettendo il vasetto capovolto a fare il sottovuoto per circa 5 minuti,capovolgere di nuovo e aspettare che si raffreddino per poi sistemarli in dispensa. Se le operazioni saranno perfette è possibile conservarle la confettura anche per più di 5/6 mesi cosi avremmo l'estate a colazione anche in pieno inverno.




venerdì 16 agosto 2013

Misto fritto sale e pepe

Misto fritto sale e pepe
Una semplice ricetta per un piatto unico o di contorno dal sapore tutto estivo  esaltato da un ottimo olio di semi vari per fritto

4 Melanzane lunghe
4 Patate nuove abbastanza grosse
2 Cipolle bianche
Olio per frittura Olita
Sale
Pepe

Lavare le patate e le melanzane , tagliarle a fette con uno spessore di 1 cm e poi a dadini  affettare a rondelle le cipolle . Portare a temperatura l’olio e friggere il tutto, facendo asciugare man mano su carta assorbentee tenere al caldo. Trasferire il tutto in un piatto da portata salare pepare e servire .Più semplice a fare che a scrivere


!!