giovedì 23 settembre 2010

Cous –Cous alla “Alm”-modo mio


Cous –Cous alla “Alm”-modo mio
PRATICO ,VELOCE BUONISSIMO, FATTO CON QUELLO CHE AVEVO A DISPOSIZIONE

1 litro di brodo
400 g di cous-cous
200 g di pollo
300g di prosciutto di maiale
1 carota
½ cipolla
1 aglio
2 carciofi
1 patata
1 papaccella (peperone sotto aceto )
 1 costa di sedano
2 foglie di alloro
Curry
Zenzero
Noce moscata
Pepe in grani misti
Salvia
Prezzemolo
Salsa di soia

 Con la pelle e alcuni pezzi di pollo insieme ad odori fare un brodo. In una casseruola con 3 cucchiai di olio far soffriggere il prosciutto e il pollo tagliati a tocchetti insaporendoli con l’alloro che va eliminato quasi a fine cottura,il curry, lo zenzero,il pepe, la salvia e il prezzemolo tritati finemente una grattugiata di noce moscata e un pò di salsa di soia, far cuocere a fuoco lento. In un’ altra padella far cuocere solo con 3 cucchiai di olio la carota a fine julienne, la patata a dadini,la cipolla a sottili rondelle,l’aglio a fettine finissime, i carciofi puliti e senza la parte superiore tagliati a fettine e la costa di sedano a dadini,inoltre aggiungere la papaccella messa prima in acqua a perdere un po’ di aspro dell’aceto ma non tutto garantendo cosi un sapore agrodolce la piatto. Una volta cotte le due preparazioni, mettere il cous-cous in una pentola e coprirlo di brodo bollente, chiudere con un coperchio e far “cuocere “ cosi il cous-cous , alla fine con pochissimo  burro mantecarlo e sgranarlo con i rebbi di una forchetta. Far in un piatto un anello con il cous-cous e mettere al centro gli ortaggi saltati natur e la carne speziata, irrorare il cous-cous con il sugo delle preparazioni e servire in tavola, dove ripartirlo in piatti,ma se la familiarità e l’amicizia è tanta allora è bello servirsene in piatto comune cosi a stimolare cordialità ed amicizia. Buon appetito!!!

martedì 21 settembre 2010

PICI CON LE BRICIOLE

PICI CON LE BRICIOLE

1kg di pici
mollica di pane raffermo, meglio se toscano
spicchi di aglio a piacere
olio evo


Preparare i pici con farina di grano duro,l'uovo,il sale ,l'olio e l'acqua e cuocerli in abbondante acqua salata ,nel frattempo sbriciolare la mollica e soffriggerla in padella con olio e aglio. Scolare i pici e condirli col sugo alle briciole,mettere nei piatti e cospargerli di abbondante pecorino toscano.


Pici...il passo passo per farli

Pici...il passo passo per farli

Dopo aver fatto i pici in tanti modi eccomi deciso a postare come li si preparano, spero con questo post di dare la vera impressione che la semplicità di questa pasta sia l'antica semplicità dei contadini e le massaie della  toscana di un tempo.


1kg di farina di grano duro
1 uovo
5 cucchiai di olio
acqua qb(all'incirca 200ml)

Fare una fontana con la farina e mettere al centro un uovo e l'olio ed impastarla


Fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo e farne una pala che lasceremo riposare per una mezzora
Stendere la pasta in una sfoglia non troppo sottile
Con dell'olio ungere il piano di lavoro e la sfoglia
Ricavare delle strisce larghe 1 cm e mezzo e cominciare  ad arrotolare la pasta con le mani,anzi ad appiciare per meglio dire e formare dei lunchi cilindretti
Passarli nella farina per non farli appiccicare tra loro 
E trasferirli su vassoi coperti da un canovaccio pulito e cosparso di farina
Ecco l'appiciatura sotto lo sguardo attento dei miei "miao" assistenti di cucina

Ed eccoli a lavoto ultimato
Alla fine giunge il momento della cottura,fatta in abbondante acqua salata e pronti ad essere conditi come tradizione (aglione, ragù toscano o alla mollica) o come più piace.

lunedì 20 settembre 2010

Pomodori secchi sotto olio


Pomodori secchi sotto olio

Durante l’estate i campi si riempiono di frutti succosi e saporiti,con cura e pazienza si affacciano dopo una fioritura gialla delle  piccole e verdi bacche che per magia del sole si trasformano in pomi dal caratteristico colore rosso, sono loro i Pomodori, frutto che accompagna tanti piatti sulle nostre tavole. Ci pensate che cosa sarebbero i nostri piatti senza Pummarola come diciamo noi del sud? Il suo è un regalo che rende gioioso e saporito ogni piatto, ora per conservarli nella stagione invernale che verrà dopo averli confezionati sotto forma di salsa polpa e altro con l’aiuto del forte sole eccoli seccati e messi sott’olio per goderli ancora una volta sulla nostra tavola magari aggiungendoli ad un piatto di spaghetti aglio e olio e le fredde sere si riscaldano .
Senza nessuna dose,scegliere trai pomodori quelli ben sodi e sani tipo san Marzano. Lavarli e tagliarli per la metà lunga, metterli su una spianatoia o vassoio con l’interno verso il sole e coprirli di sale grosso,questo farà si che combinato con i forti raggi del sole asciugherà tutta l’acqua contenuta nei pomodori. Lasciarli di giorno al sole coprendoli con un telo di zanzariera per gli insetti e ritirarli la sera per l’umidità, proseguire cosi fino a completa asciugatura che varia in  base alle condizioni climatiche. Ad essiccazione avvenuta farli rinvenire in una casseruola dove abbiamo portato a bollore metà acqua e metà aceto,questa operazione è necessaria a far sciogliere e quindi perdere il sale in eccesso che si è incrostato sulla loro superficie, bastano pochissimi minuti dal bollore . Metterli ad asciugare su un canovaccio steso in un vassoio e quando saranno di nuovo secchi ma non troppo sono pronti ad essere confezionati. Quindi in vasi perfettamente puliti iniziare a fare uno strato di pomodori conditi con aglio a pezzetti prezzemolo capperi e acciughe a pezzetti,coprire di olio e proseguire terminando con uno strato di pomodoro ben coperto da olio,pertanto consiglio di attendere almeno una notte prima di chiudere i vasi cosi si può controllare lo stato di assorbimento dell’olio,fatto ciò chiudere e riporre in dispensa.



domenica 19 settembre 2010

Clafoutis di ribes e uva


Clafoutis di ribes e uva
Rivisitazione a mio modo del rinomato clafoutis ,classico  dolce da forno francese composto da ciliegie nere, ma reinterperetato a mio modo e gusto e servito con il mio gelato alla birra rossa variante 2

100g d ribes bianco
100g di ribes rosso
300g di uva tra pari peso di bianca e nera
100g di zucchero
200ml di latte
80g di farina
20 g di amido di mais
3 uova
1 bicchierino di liquore Strega
 3 cucchiai abbondanti di zucchero di canna
Una presa di sale
Mettere il ribes pulito e staccato dal rametto con l’uva lavata tagliata a metà eliminando i semi a insaporire con lo zucchero di canna e il liquore Strega. Accendere il forno a 180°. In una ciotola impastare la farina con l’amido di mais,lo zucchero il sale e lo zucchero, diluire il composto con il latte mescolando bene. Sistemare sul fondo di una teglia di alluminio usa e getta imburrata a cerchio esterno l’uva alternandola se possibile nei colori e riempire il centro con il ribes e tutto il succo, versare l’impasto cerchiandolo tutto dall’esterno dell’uva per non smuovere troppo la frutta e metter in forno per 40 minuti. Farlo raffreddare e servirlo con un pò di gelato alla birra rossa.


lunedì 13 settembre 2010

Gran premio delle Sciarrettelle X edizione

Oramai da dieci anni la pro loco"le Surte" di San Martino Sannita(BN) di cui faccio parte, offre una giornata di “ebbrezza della velocità”Infatti intrepidi" pilotipiccoli e grandi affrontano discese e curve seduti su un’asse di legno trasportata da 2 paia cuscinetti di acciaio e tanta fantasia nei telai per la conquista di un primato che vale una “stagione” un bel prosciutto, il tutto all’insegna dell’amicizia e dello star bene insieme ed allora eccovi una carrellata di foto per darvi l’idea di questo attrezzo che nasce come divertimento della mia adolescenza per restare contesto di amicizia e cordialità




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Il manifesto dell'evento


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La folla visita le sciarrette e piloti


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alcune sciarrette pronte all'uso


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La salita verso la partenza


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il warm-up di gruppo


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In discesa con papà


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Folla in attesa delle discese




inizio gare.....ognuno al suo passo!!!!


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piccolo inconveniente in curva
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La giornata finisce con un panino con salsiccia e un arrivederci al prossimo anno