Easter finger
Pasqua !!La cosa più bella di questi giorni di festa ,oltre al senso vero della Cristianità e alla convivialità in famiglia è quello di viverla all’aria aperta. In allegria e piacevole compagnia, il lunedi, ci si immerge nel verde per una piacevole scampagnata fuori porta, tra fiori e profumi dimenticati o meglio, persi nel lungo inverno. Nel cestino stavolta porzioni finger food, a maggior ragione, per vivere in modo completo questa giornata di vera libertà. Oltre alla voglia di stare in compagnia, niente di particolare esce dal cestino, la tradizione la fa da padrona in questo finger all’aria aperta. Taralini scaldati, Tarallini allo spirito(leggesi alcool) glassati in tre maniere ( nasprati, al limone e all’arancia) , tarallini ‘mbriachielli al vino Aglianico, Casatiello e per finire la classica pastiera il tutto condito da allegria risate e un bicchiere di vino.!
Tarallini allo spirito
500g di farina
50 g di zucchero
50 g di burro
3 uova
Un bicchierino di alcool
Per le gasse
Zucchero, acqua e limone per i tarallini al naspro
Zucchero , miele e acqua per quelli all’arancia e limone
In ciotola impastare la farina con lo zucchero ,il burro e l’acool, solo dopo chequest’ultimo si e ben amalgamato unire le uova,impastare grossolanamente e trasferire sulla spianatoia. Qui continuare l’impasto e stenderlo in lunghi cilindri non troppo sottili, acciambellarre i tarallini e farli riposare per mezza giornata. Dopo questo tempo lessarli in acqua bollente sino a che non tonino a galla. Metterli sulla placca e infornare facendoli dorare. Preparare una glassa per il “NASPRO”con acqua(25 g) zucchero (50g) e una vota che sul fuoco si è ben sciolto e caramellato, toglierlo dal fornello e unire un cucchiaino di succo di limone e mescolare con una frusta ottenendo una bianca gassa. Sfornare i tarallini e dividerli in tre parti, una parte di questi immergerli pochi per volta nella glassa e napsrarli . Far asciugare. Inoltre con il miele 1 cucchiaio, zucchero 30 g e acqua qb preparare una glassa e mescolarci dentro il resto dei tarallini, che una vota posti su una grata vanno aromatizzati con una parte di limone grattugiato e l’altra con arancia grattugiata.
Per i tarallini scaldati
500g di farina
1 uovo
100g di olio evo
Pepe
Vino spumante qb
Impastare tutti gli ingredienti con il vino sino ad ottenere un bel panetto consistente. Allungare a cilindri e fare le ciambelle per i tarallini; portare a bollore abbondante acqua e immergerli a pochi per volta,quindi una volta che tornano a galla passarli in acqua fredda e scolarli per farli asciugare per mezza giornata. Trasferire sulla placca e cuocerli in forno caldo sino a doratura.
Per i tarallini ‘Mbriachielli:
1 kg di farina
3oo g di vino rosso nuovo
Aglianico beneventano
Aglianico beneventano
350 g di zucchero
300g di olio di oliva
1 cucchiaino di pepe
1 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale
In una grossa ciotola fare una fontana con la farina e nell’incavo versare all’interno tutti gli ingredienti e impastare sino a che la pasta non sia bella omogenea e non appiccicosa, lasciarla riposare per mezzora ,poi prendendo poche parti per volta su una spianatoi farne dei cilindri lunghi una decina di centimetri e doppi quanto un anulare, dare loro la classica forma di tarallo, sistemarli su una placca foderata di carta forno e cuocerli in forno caldo a 180° fino a che la loro superficie non sarà dorata, più o meno!
Per il casatiello
Secondo la tradizione napoletana il casatiello prodotto del periodo pasquale, tipico accompagnamento delle scampagnate della pasquetta, si fa con pasta lievitata acquistata direttamente dal fornaio il giorno del Venerdi Santo per poter essere reimpastata la sera aggiungendo sugna e formaggio grattugiato e pepe a lungo per fare assorbire i nuovi ingredienti e poi rimessa a lievitare per il giorno del sabato. Per farla in casa il procedimento è questo:6oog di farina, 2 cucchiaiate di sugna, ,20g di lievito di birra un pizzico di sale, e un bicchiere di acqua tiepida impastare energicamente come il pane sino ad ottenere un panetto elastico e farlo lievitare finchè non avrà raddoppiato il suo volume. Dopo l’avvenuta lievitazione stendere la pasta in forma di rettangolo e ungerla con altro abbondante strutto spolverandola di pepe, ripiegare come un fazzoletto ,cosi facendo si permette alla sugna di restare nelle cavità della pasta e cuocendo la renderà morbida e sfogliata. A questo punto iniziare ad aggiungere all’impasto i salumi ,formaggi il tutto a pezzetti lavorando bene la pasta per dare omogeneità a tutto il casatiello,una volta finito metterlo arrotolato a tarallo in una teglia con un oggetto tipo pentolino per il latte al centro (ciò serve per tenere in “forma” la pasta) o in una forma per ciambella ,mettere 4 uova (non cotte cuoceranno nel forno, ma bucate in cima per far fuoriuscire l’aria sennò scoppierebbero) fermandole con striscioline incrociate di pasta e far cuocere in forno caldo a 120/140°per circa 2 h
Ingredienti:
6oog di farina
2 cucchiaiate di sugna
un pizzico di sale
20g di lievito di birra
un bicchiere di acqua tiepida
altri 2-3 cucchiai di sugna
abbondante parmigiano e grana in miscela
formaggi come provolone piccante,caciocavallo, pecorino ecc
salumi tipo salame napoletano e piccante, prosciutto cotto e crudo, ecc
pepe
per la Pastiera
500 gr di grano già cotto
300 ml di latte
un cucchiaio di strutto o di burro
un cucchiaio di zucchero e un pizzico di sale
Poi:
700 gr di ricotta
600 gr di zucchero
7uova + 3 tuorli
50 gr di acqua di fior d'arancio
cedro, zucca e altri canditi misti (tagliati a tocchetti piccoli)
cioccolato in scaglie
e per la frolla
e per la frolla
500 gr di farina,
3 uova,
200 gr di zucchero,
200 gr di strutto,
1 bicchierino di liquore strega
In anticipo ( anche la sera prima) preparare la l’impasto per la base amalgamando gli ingredienti in una frolla non troppo lavorata e lasciarla riposare .A fuoco lento,cuocere il grano con il latte, lo strutto e il cucchiaio di zucchero, fino a che il composto non diventi cremoso,lasciarle raffreddare. Nel frattempo mettere la ricotta in una ciotola, passarla al setaccio e lavorarla con lo zucchero.
Aggiungere quindi tuorli, la scorza grattugiata dei limoni, l'acqua di millefiori e i canditi ed unire la crema di grano e mescolare ancora. Stendere la pasta frolla in uno spessore di tre millimetri circa e foderare una teglia bassa precedentemente unta con poca sugna e infarinata. Versare all’interno il ripieno, riempiendo la teglia non oltre i 2/3 della stessa, con la pasta che resta formare delle tagliatelle e disporle a griglia sul composto. In forno,nella parte bassa a circa 170° gradi per circa 1h e mezza, e far raffreddare prima di cospargere di zucchero a velo. Preparare un paio di giorni prima , come si fa a Napoli nella settimana Santa ,per dare tempo al dolce di riposare e amalgamare i suoi aromi facendoli esaltare Il tutto servito in vassoi di “Atmosfera Italiana” e un buon bicchiere di Agliani co
1 commento:
Che bel pic nic, ricco di tradizione, di cose buone da mangiare e da una bella compagnia, direi che avete passato proprio una bella Pasqua!!!
Buona serata
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