lunedì 31 gennaio 2011

Laine e Pulieio

Laine e Pulieio


Il Pulieio direttamente tradotto Puleggio in italiano, conosciuto anche con i l nome Pulieium o pulegium è una delle tante erbe dimenticate dall’uomo moderno, conosciuta già in epoca romana e usata per raffreddori e altri disturbi respiratori chiamata anche erba da pulci , proprio dal suo nome Pulejum che viene da Pulex , Plinio osservava, che con il suo odore uccideva appunto tali infestanti,( se lo era sarebbe stata una morte profumata). E’ una piantina aromatica dalle foglie piccolissime molto profumate,tanto che passandoci nei pressi e strusciandola emana il suo aroma, solitamente nasceva intorno a pozzi, tanto da identificarne per i contadini l’assoluta purezza delle stesse acque proprio come una cartina tornasole .Appartenente alla famiglia della mentuccia,i suoi fiori sono caratterizzati da uno splendido color lilla e lo si nota nel periodo fine settembre e tutto ottobre,e le sue foglie sono di un bellissimo verde scuro. Questa piantina era usata anche dai marinai del XVI° secolo che nei loro lunghi viaggi la usavano per purificare l’acqua da bere,in effetti come già detto questa pianta e efficace in diverse terapie come i raffreddori, nel cui caso si usa somministrare una tisana fatta con un misto di foglie secche e fresche di Puleio in dose di un cucchiaio in una tazza di acqua calda lasciate in infusione per una decina di minuti, dolcificandola poi con un cucchiaio di miele e unendo una fettina di limone. Ottima anche come anti depressiva. Ma la sua efficacia maggiore si ha in campo gastronomico dove guarnisce e aromatizza piatti come ortaggi ,zuppa e pasta con legumi, polenta,carne specialmente di agnello ma soprattutto salse e condimenti per pasta fresca come i piatti tipici della mia zona, dove la troviamo in “Laine e pulieio”Cecatielli cò pulieio”. Le Laine non sono niente altro che tagliatelle fatte con la sola farina e acqua, una volta cotte e condite rilasciando il loro amido che mescolato ad un trito di Pulieio un po’ di lardo e aglio fatto appena soffriggere in poco olio e peperoncino ne fanno una indescrivibile, profumatissima, crema gustosa al palato. Allo stesso modo è il condimento per i Cecatielli con l’aggiunta di pomodoro fresco ,ovvero i,Cavatelli anche essi ottenuti da un impasto di farina e acqua,allungati a bastoncino si ricavano dei dadini che poi vengono incavati con il dito. Passeggiando tra in prati tante sono le erbe che hanno portato l’uomo a questa epoca sfamandoli e curandoli,è un peccato farle scomparire,e questo Pulieio è una delle tante piante che devono essere salvare,basterebbe fare un piccolo vaso da tenere sulla finestra o il balcone,cosi in modo da salvarle e soprattutto goderne i benefici!!.

Questa è la mia piccola ma aromatica piantina che ho sulla finestra della cucina:






E questa è la ricetta che vi propongo :
300 g di farina rimacinata di grano duro “Molino Chiavazza”
acqua 
Un pizzico di sale
Una manciata di foglioline di pulieio
1 bicchierino di olio
3 spicchi di aglio
2 piccoli peperoncini

Fare una fontana sulla spianatoia setacciando la farina per farle prendere aria,unire il sale al suo interno e impastare  aiutandosi con dell’acqua tiepida. Sbattere l’impasto più volte sulla spianatoia e impastare con forza,fino ad ottenere un panetto bello consistente e liscio. Stenderlo sulla spianatoia infarinata in spessore non troppo sottile e ritagliare le laine, ovvero piccole tagliatelle. Portare a bollore abbondante acqua salata e preparare il condimento tritando gli spicchi di aglio con il peperoncino e farli soffriggere nell’olio. Appena bolle l’acqua versare le laine e farle cuocere per pochi minuti,e mente cuociono tritare il pulieio e aggiungerlo al condimento. Scolare le laine e versarle direttamente nella padella del condimento e padellare. Servire calde e assaporane il profumo di questa umile piantina… buon appetito!!






3 commenti:

JaMiLa ha detto...

sembrano veramente buonissimi solo dovrò trovare questa piantina che non conoscevo prima d'ora e metterla anche io sul mio balcone

Meggy ha detto...

Nemmeno io conoscevo questa piantina!C'è sempre da imparare!Il piatto ha un ottimo aspetto, chissà che profumo!
Ciao

laura ha detto...

Che peccato qui da me questa erba non esiste, si vede che è questione di clima. Quante cose avete voi che noi non conosciamo, siete fortunati
Ciao Alme