venerdì 23 settembre 2011

Sevadas

  

Sevadas
Questa ricetta è una preparazione tradizionale della Sardegna, diffusa in tutta la sua estensione e chiamata in modi diversi sa Sevada in Mamojada, sa Seada in Campidanese ,sa Sebada a Nuoro-. In ogni caso è un grosso  raviolone  tipico prodotto di origine rurale ,semplice e ottimo dolce . La sua tipicità è data dalla pastorizia che da sempre è pregio di questa isola, infatti il suo interno è rappresentato dal formaggio pecorino fresco, che viene avvolto in una croccante sfoglia e fritta in olio. In questo post ci saranno due ricette uguali come forma e contenuto ma diverse nel condimento. Infatti osservando la tradizione che vuole siano serviti  calde con miele di corbezzolo o asfodelo, il secondo condimento è con il mio squisito mosto cotto, questo non vuol essere uno stravolgimento della tradizione ma anzi è un ammirazione in più ad una cultura e cucina che amo.

400 g di farina tra “00” e rimacinata
1 cucchiaio abbondante di strutto
Un pizzico di sale
Acqua tiepida qb
500g di pecorino fresco
La scorza di un grosso limone non trattato
Un pizzico di sale
Miele di corbezzolo o asfodelo(io ho usato quello di carrube, non avendo questi) o zucchero
Mosto cotto home


Impastare la farina con lo strutto e il sale e aggiungere acqua tiepida quanto basta  ad ottenere un panetto sodo e liscio da far riposare per 1 ora coperto in pellicola trasparente. Nel frattempo tagliare a cubetti il formaggio e scioglierlo in padella antiaderente e aromatizzarlo con le bucce di limone tritate finemente,  rovesciarlo su un piano rivestito da carta forno, e stenderlo in uno spessore di ½ cm sovrapponendovi prima di passare il mattarello un altro foglio di carta forno. Quindi con un coppa pasta ritagliarne dei dischi più piccoli dello stampo con cui ritagliare la sfoglia.  Stendere con il mattarello su una spianatoia un po’ infarinata la pasta preparata e farne delle sfoglie sottili ma non troppo, tagliarle a strisce e disporre su essa i dischetti di formaggio aromatizzato, ricoprire con un'altra sfoglia, avendo cura di  premere attorno al dischetto di formaggio con le dita per far fuoriuscire tutta l’aria, che potrebbe compromettere la fuoriuscita del formaggio in cottura. Ritagliare con una rotella dentata attorno ad stampo circolare, senza che questi sia troppo schiacciato sulla pasta e farcia ,cosi  la sevada è pronta. Portare a temperatura del l’olio di semi e friggere le sevadas , facendole indorare. Servirle calde dopo avere asciugato dall’eccesso di olio ,con miele o zucchero secondo tradizione  o con mosto cotto home come il mio come innovazione.


3 commenti:

Unknown ha detto...

Da sarda ti dico che le seadas o Sevadas sono buone in tutti i modi interessante il tuo secondo condimento, visto che l'altro lo conosco! Prova a far sciogliere il miele con un goccio d'acqua nel fuoco e poi lo versi sopra il dolce. Le condisce meglio. Nani di Nani e Lolly

Fra ha detto...

Approvo appieno Nani... avendo sposato un sardo (e con lui tutta la sua famiglia e le loro tradizioni) non posso che condividere la bontà di questo dolce!

paoladany ha detto...

adoro le sevadas, molto spesso le compro al super e me le faccio sono buonissime. ciao Paola